Nemmeno il Natale ha calmato le acque in casa Roma: il patron James Pallotta sembra essere deciso a cambiare allenatore nonostante l’ultima vittoria casalinga contro il Genoa. Secondo quanto scrive oggi il ‘Corriere dello Sport’, infatti, la prestazione dei giallorossi non è stata comunque maiuscola, se si pensa che gli ospiti sono scesi nella capitale senza mezza squadra. Una decisione, quella del cambio di guida tecnica, che il presidente ha in mente di effettuare dalla sera dell’eliminazione dalla coppa Italia per mano dello Spezia, ma fin qui rimandata per resistenze interne. Pare, infatti, che Rudi Garcia si sia salvato fin qui solo grazie a Baldissoni e Sabatini, che ha dichiarato che “se la Roma affonderà, lo farà con il tecnico francese”.
Pallotta non la pensa affatto così e vuole dare una scossa all’ambiente: la presenza nella capitale di Pascal Boisseau, agente di Rudi Garcia, lascia pensare che le parti si stiano parlando e il ‘Corsport’ non esclude che a dirigere il primo allenamento dopo la sosta, il 29 dicembre, sia un altro allenatore. Il problema è che Garcia ha un contratto fino al giugno del 2018 e in caso di esonero gli spetterebbe una sostanziosa buonuscita. Cosa di cui si occuperanno i legali, a questo punto, perché Pallotta pare intenzionato a richiamare subito Luciano Spalletti, ex tecnico dello Zenit il cui contratto con i russi scadrà proprio in questi giorni.
In atto, dunque, sembra esserci una sorta di braccio di ferro e Sabatini pare sia il più nervoso di tutti: non è escluso, dunque, che assieme all’allenatore lascia la poltrona anche il direttore sportivo. Pallotta tenterà in tutti i modi di convincerlo ad esonerare l’allenatore, ma se Sabatini non se ne convincerà si addiverrà ad uno scontro “sanguinoso”.
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